Caratteri botanici

Pianta perenne appartenente alla famiglia delle Compositae. Ramifica intensamente alla base formando un cespuglio dal portamento prostrato ricadente, piuttosto disordinato, alto intorno 30 cm. Le foglie sono alterne, strettamente lineari, lanceolate, bianche ricoperte da una lieve peluria. I fiori sono dei capolini di colore giallo che fioriscono da Maggio a Settembre.

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Descrizione

Coltivazione

L’Elicriso italico prostrato deve essere coltivato in pieno sole, in terreno ben esposto, possibilmente al riparo di un muro o di rocce, per resistere agli inverni più freddi. Radica anche dove c’è pochissimo suolo. Tollera condizioni estreme di siccità e insolazione. Le coltivazioni sono effettuate in alta collina su terreni particolarmente poveri e siccitosi che ne consentono il potenziamento delle proprietà.

Raccolta e conservazione

La raccolta viene effettuata normalmente nell’estate inoltrata e il raccolto viene essiccato a basse temperature per preservare l’alto contenuto di componenti balsamiche.

Uso in cucina

Le foglioline di Elicriso, per il loro piacevole profumo e sapore di “curry”, possono essere messe tritate nelle minestre, nei risotti, nei ripieni. Un rametto fiorito, unito all’acqua di cottura delle verdure, dona un aroma particolare.

Curiosità

  • L’elicriso è spesso raffigurato nelle pitture Egizie: era infatti usato come ghirlanda per le statue degli Dei.
  • Il nome elicriso deriva dal greco “elios” (sole) e “crysos” (oro), quindi sole d’oro in riferimento al colore dei capolini fioriti.
  • I fiori venivano cotti nel vino per trattare l’insorgere di vermi intestinali.

P.S.: Le proprietà terapeutiche sono inserite a scopo puramente indicativo, per ogni uso specifico consultare obbligatoriamente un dottore.