Caratteri botanici

È una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia Labiate. Ha un portamento prostrato dato che i suoi rami tendono a disporsi orizzontalmente. Le foglie sono arrotondate, rugose, di color azzurro-verdastro. I fiori sono bianchi tendenti al violetto. Può raggiungere un'altezza di 30 cm e si può trovare fino ad una latitudine di 1500 metri.

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Descrizione

Coltivazione

La Mentuccia romana cresce tendenzialmente su terreni incolti, in posti aridi e sassosi, nei prati e nei bordi delle strade. Si adatta a qualsiasi tipo di terreno anche se predilige quelli umidi e soffici; può essere coltivata anche in vaso. Meglio evitare i terreni argillosi o pesanti che impediscono il corretto drenaggio dell’acqua. Si può posizionare sia al sole che all’ombra. In inverno, tendenzialmente la parte aerea scompare se lasciata fuori. Resiste bene alla siccità. Annaffiare al bisogno.

Raccolta e conservazione

Della Mentuccia romana si utilizzano le foglie raccolte fresche durante tutto il tempo vegetativo.

Uso in cucina

È l’ingrediente principale dei carciofi alla romana. Le foglie sono usate anche per aromatizzare funghi, lumache, carni, pesce e verdura. Si possono anche frullare per ricavarne drink ghiacciati e dissetanti. Viene usata anche in campo liquoristico.

Curiosità

  • In alcune zone del Lazio è stato descritto un uso rituale di questa erba; veniva raccolta il Sabato Santo e deposta in un piatto assieme a delle uova cotte. Dopo aver ricevuto la benedizione del sacerdote, il piatto era portato a casa e se ne faceva una frittata chiamata “Santa”, in quanto si credeva che la mentuccia fosse stata la prima cosa che la madonna avesse mangiato dopo il digiuno seguito alla Crocefissione di Cristo.
  • In Abruzzo, c’è un detto che dice: “Chi vede la mentuccia e non l’odore…non vede la Madonna quando more”.
  • Nel Medioevo, era conosciuta come rimedio contro i ronzii auricolari, il singhiozzo e i dolori viscerali.
  • Sempre nel passato, sul finire dell’800, si credeva che gli animali che brucavano questa pianta, assumessero un aspetto più vivace, quasi compiacenti della forza acquisita.
  • È l’ingrediente principale dei carciofi alla romana.
  • Le foglie si possono anche frullare per ricavarne drink ghiacciati e dissetanti.
  • Viene usata in campo liquoristico.

P.S.: Le proprietà terapeutiche sono inserite a scopo puramente indicativo, per ogni uso specifico consultare obbligatoriamente un dottore.

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