Caratteri botanici
Pianta erbacea biennale o perenne appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Pianta rizomatosa, con fusto eretto, ramificato, alto fino a 150cm. Le foglie, ricordano il fieno, sono di color verde scuro, quasi nero; difatti si distingue dalle altre varietà per il color del fogliame. I fiori gialli riuniti in ampie ombrelle compaiono in Agosto. Del Finocchio si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori, e i frutti (semi).
Descrizione
Coltivazione
Il Finocchio si adatta a qualsiasi terreno, però predilige terreni fertili e privi di ristagni idrici. Richiede frequenti ed abbondanti irrigazioni e preferisce un clima temperato, difatti soffre temperature sotto lo zero.
Raccolta e conservazione
Le foglie vanno usate fresche mentre i fiori vanno tagliati quando i frutti sono quasi maturi. Dopo essere stati conservati in una posizione ombreggiata, le infiorescenze vanno scosse delicatamente per facilitare la raccolta dei frutti (semi).
Uso in cucina
Le foglie fresche e i germogli vengono usati per insaporire minestre, piatti di pesce, insalate, paste, verdure, aceto, olio e formaggi. I frutti (detti semi) si abbinano con la porchetta e con tutte le carni grasse.
Curiosità
- Plinio raccontava che i serpenti, dopo aver cambiato la pelle, si sfregavano contro la pianta del finocchio per riacquistare la vista; in relazione a questa storia, si afferma che il finocchio è ottimo nella cura degli occhi.
- L’affinità con i serpenti, secondo le credenze popolari antiche, dava al finocchio anche le virtù di essere un forte antidoto contro i morsi di serpente.
- Nell’antica Roma, era spesso utilizzato per coprire il sapore o l’odore di cibi talvolta poco freschi. Sembra che il termine “infinocchiare” sia nato da questo escamotage culinario. Difatti, il detto “non farsi infinocchiare”
significa non farsi raggirare, raccomandazione che veniva fatta agli acquirenti meno esperti di vino, che spesso veniva trattato con semi di finocchio per mascherare i cattivi odori e sapori del vino difettoso. - I semi di finocchio si consumano in infuso e decotto: se ne può bere una tazza come aperitivo a inizio pasto oppure come digestivo, al termine dello stesso. In caso di raffreddore e influenza, sono preziosi per le qualità espettoranti.
P.S.: Le proprietà terapeutiche sono inserite a scopo puramente indicativo, per ogni uso specifico consultare obbligatoriamente un dottore.